IDENTITà DEL TERRITORIO

L’ambiente lagunare della Sacca di Scardovari in cui viene prodotta la Cozza di Scardovari DOP è una zona di incontro tra l’acqua dolce del fiume Po e quella salata del Mar Adriatico situata all’interno del Delta del Po. Grazie a questo straordinario incrocio, la Cozza di Scardovari DOP cresce in un habitat che ha caratteristiche di gusto uniche a cui è associata una bassa quantità di sodio.

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FONTE DI CIBO NATURALE

La fonte di cibo per la Cozza di Scardovari DOP è costituita unicamente dagli apporti di particelle organiche e inorganiche e dall’elevata produttività di fitoplacton e zooplacton dovuta agli abbondanti contributi di acqua dolce dei rami del fiume Po e dalla bassa profondità delle acque, dalla temperatura e dal tenore di ossigeno presenti nella Sacca di Scardovari. Non vengono infatti somministrati alimenti aggiuntivi o mangimi, per questo tale mitilicoltura è considerata una delle forme di allevamento più sostenibili.

RISERVA DI BIOSFERA UNESCO

La Sacca di Scardovari deve molte delle sue caratteristiche alla conformazione dell’area del Delta del Po che nel 2015 ha ottenuto il riconoscimento a Riserva di Biosfera nell’ambito del Programma MaB UNESCO. Tali Riserve individuano in alcune aree gli ecosistemi in cui, attraverso una corretta gestione del territorio, si coniugano la valorizzazione dell’ecosistema e della sua biodiversità con le strategie di sviluppo sostenibile.

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FLORA E FAUNA UNICHE AL MONDO

Sul Delta del Po si distinguono paesaggi diversi, ognuno con caratteristiche peculiari: la campagna, colorata anche da grandi campi di lavanda, le dune fossili visitabili, gli argini, le golene, le valli da pesca, le lagune o sacche e gli scanni. Un ambiente unico anche a livello di fauna e di flora caratterizzato da una ricca avifauna, con oltre 370 specie di uccelli fra stanziali e migratori e numerose specie acquatiche, e dalla commistione tra vegetazione di pianura, di ambienti umidi e di ambienti marini che crea uno spettacolare alternarsi tra verde rigoglioso, soprattutto boschi e pinete, e altri spazi spogli e bruciati dalla salsedine, quindi distese di pioppi, di canneti o di salicornia che in autunno tinge di rosso intere lagune, fino a incontrare rare specie di orchidee.

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