DOP IGP la sfida dell’agroalimentare di qualità verso la transizione ecologica – dalla produzione al consumo. Nuovi consumatori e filiera a confronto su modelli di produzione, distribuzione e consumo sostenibili: il caso del Veneto

Fondazione QualivitaOrigin Italia in collaborazione con McDonald’s organizzano un appuntamento in Veneto con focus su giovani imprese, nuovi stili di consumo, transizione green, consorzi di tutela, digitale, distribuzione e istituzioni.

Oggi l’agroalimentare è al centro di un grande progetto di innovazione e transizione ecologica, che coinvolge tutta la filiera: le imprese e i rappresentanti del settore, i consumatori e i cittadini chiamati a modelli di consumo sostenibile e, non da ultimo, la ristorazione, punto di contatto tra la produzione e il consumo, luogo in cui i cittadini sono chiamati a concretizzare le proprie scelte. In Veneto i prodotti di qualità territoriale DOP IGP, come l’Asiago DOP, il Provolone Valpadana DOP, il Piave DOP, il Radicchio Rosso di Treviso IGP, l’Aglio Bianco Polesano DOP, la Cozza di Scardovari DOP e tutti gli altri, ricoprono un ruolo prioritario nell’educare a un nuovo paradigma di produzione, distribuzione e consumo: per farlo, è fondamentale promuovere il confronto tra tutti gli anelli della filiera e in particolare con i giovani – nuovi cittadini e futuri consumatori – che saranno i veri interpreti del nuovo sistema di valori.

I prodotti agroalimentari DOP e IGP sono da sempre “ambasciatori” del territorio del Veneto – ha detto Federico Caner Assessore Regionale ai fondi UE, turismo, agricoltura, commercio estero Regione Veneto – . Un patrimonio ricchissimo su cui la Regione punta da sempre come volano economico e promozionale anche per il settore turistico. Il Veneto occupa il primo posto, con la Toscana, per numero di prodotti di qualità DOP-IGP-STG (92 prodotti riconosciuti su 838 complessivi food e wine) e nella regione è diffuso un articolato sistema di aggregazione degli operatori delle filiere agroalimentari e di cooperazione soprattutto nei settori lattiero caseario, vitivinicolo e dell’ortofrutta, fattori chiave per migliorare il potere contrattuale rispetto alla distribuzione e al trasferimento dei margini verso il settore agricolo. La nuova politica agricola dell’Unione europea affida a queste eccellenze dell’agroalimentare alcune sfide importanti, come quella di rispondere alle richieste di maggiore sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – e sicurezza alimentare che provengono da consumatori sempre più attenti e consapevoli della qualità che questi prodotti esprimono. E al raggiungimento di questi obiettivi sono orientate le politiche della Regione impegnata da sempre a far conoscere le sue denominazioni. L’innovazione e la tecnologia saranno alleati imprescindibili per vincere queste sfide

Fonte: Fondazione Qualivita